Caselle bianche e caselle nere
pedine con ruoli da mantenere.
Ci si muove in linea retta vi è un programma da rispettare
solo al cavallo questa regola va stretta e libero si vuole sentire.
Vi è un campo prestabilito in cui giocare
e quel limite non lo puoi superare.
Sessantaquattro sono le caselle da sfruttare
come i codoni del DNA in triplette da sperimentare
Lo scopo è sconfiggere il proprio avversario
arrivare allo scacco matto e centrare il bersaglio.
I bianchi iniziano a giocare
i neri nell’ombra stanno a guardare.
I pedoni proteggono la nobiltà
le strutture e i valori della propria individualità.
L’anima ci parla continuamente
cercando di mettere in scacco la nostra mente.
O sei dentro alla scacchiera
e combatti per una vittoria che ti sembra vera,
oppure puoi osservare
le parti di te che a scacchi vogliono giocare
spingendo la mente ad abdicare
e lo scettro all’anima consegnare.
Il gioco degli scacchi rappresenta in verità
la vita che ognuno si gioca in questa realtà.
L’avversario non è fuori, ma dentro
difficile è da individuare
per chi è troppo concentrato a giocare.
O giochi per te, o giochi per il re
questa regola non si po’ cambiare
ma di certo possiamo imparare a giocare.
Gurà Samir Levirò (Zelia)