Gli insegnamenti essoterici della religione parlano sempre di un dio esterno o di dèi che governano il mondo che abitiamo. Geova nel giudaismo, Brahman nell’Induismo, Zeus nell’antica Grecia e Allah nell’Islam.
Il focus è sulla corretta relazione con questi dèi, le forme di culto che li invocano e il comportamento che a loro comoda o li incomoda. Anche il significato “esterno” offre un codice morale al quale la sua comunità di credenti deve attenersi con dedizione e fede.
Il significato esterno parla del mondo esterno, del macro-cosmo. Il significato interiore parla dell’essere umano, del micro-cosmo. Questi due stati di cosxienza, speculari e complementari, solo se unificati formano l’Uomo cosmico, l’Áνθρωποκόσμος.
Quando i testi religiosi si riferiscono ad un dio come al più alto potere nell’universo, il significato interiore si riferisce alla deità interiore, massimo potere dello Spirito all’interno dell’essere umano.
Quando i testi religiosi parlano di un demonio come forza malvagia decisa a deviare l’umanità dalla retta via, il significato interiore si riferisce alle debolezze umane, alle paure, alle imperfezioni e alle cattive abitudini in generale.
Quando i testi religiosi parlano di giustizia e governo, il loro significato interno si riferisce alla padronanza di sé, all’autogoverno.
In altre parole, quando ti sposti dal significato esteriore a quello interiore, si passa dalla religione alla psicologia transpersonale, e da questa alla Scienza iniziatica.