Desidero parlarvi di come l’esperienza duale su questo pianeta porti in sé sia il limite da sperimentare che la più grande possibilità per la nostra evoluzione.
Viviamo in un mondo frattale, dove i sistemi macro e i sistemi micro sottostanno alle stesse leggi: in quanto viviamo in sistemi aggregati, il più grande controlla quello più piccolo e il più piccolo nutre quello più grande.
In questa esplosione di espansione e contrazione, sia nell’infinitamente grande che nell’infinitamente piccolo, vive il respiro cosmico dove il Tutto si muove in armonia.
Noi siamo parte di questo miracolo cosmico che chiamiamo vita ed esistiamo già in questa unione, e siamo parte del Tutto, come spesso si dice.
Voglio portare un concetto di integrazione molto chiaro, ed è quello che vedo se osservo l’intera creazione che si muove all’unisono in cicli che si ripetono su ottave diverse con una perfezione magistrale: “Noi siamo già l’Uno”, in quanto ne siamo parte inseparabile. Se osserviamo la Terra dall’alto non possiamo vedere gli uomini, gli animali o gli insetti. Sappiamo che vivono in questo Sistema Aggregato chiamato Terra, come possiamo affermare che la terra sia parte dell’Uno.
Cosa di noi è separato da farci pensare che ci si debba integrare?
E da chi ci sentiamo separati?
Il concetto di separazione quindi è solo una l’illusione personale, un punto di osservazione che ci fa sperimentare solo una delle due parti.
Tornare all’Uno è essere tutte e due le polarità, conoscere le sfaccettature di entrambe, non temere nessuna di queste e poterle usare al bisogno con la capacità di gestire le emozioni.
Per cercare di descrivervi al meglio il mio concetto di forze della dualità, vi racconterò una storia d’amore che da secoli esiste tra il Sole, la Luna e la Terra.
Il Sole è l’elemento maschile che conferisce la sua verità liberando Luce e lo fa illuminando costantemente il nostro pianeta Gaia o comunemente chiamato pianeta Terra. L’atmosfera che ci separa dal sole è tutto il campo informativo che nutre i sistemi aggregati ad esso.
L’uovo, sì, un semplice uovo di gallina, è il suo frutto o la sua emanazione terrena. La verità della vita è nell’uovo che è composto di tuorlo e albume: il tuorlo è la parte costituita principalmente da grassi, è il nido accogliente che sostiene la nuova creazione, mentre l’albume è la parte proteica, ossia è la parte informativa che nutre costantemente la cellula.
Questa verità è un concetto semplice che serve a comprendere la struttura dell’intera esistenza.
Il gallo canta quando sorge il sole, la gallina canta quando ha fatto l’uovo. Questa verità è la chiave per la comprensione dell’esistenza dell’uomo sulla terra e delle leggi che permettono la vita attraverso la manifestazione di un Femminile ed un Maschile.
Il Sole è la verità che illumina il giorno.
La Luna è la verità che illumina la notte.
Ossia il buio non esiste, in quanto o vi è la luce del sole o vi è la luna. Pochi sono i giorni di completo buio e questi vivono dell’energia che precede la nascita.
Il sole è lo strumento attraverso il quale la terra genera sé stessa. La terra quindi si riscalda e libera l’energia del sole creando materia, attivando la sintesi clorofilliana che mantiene l’equilibrio rigenerativo di tutti i suoi sistemi viventi.
La luna in questo contesto è l’agente speculare dell’osservazione del sole, in quanto il sole illumina una parte della terra e libera la parte nascosta dalle tenebre usando la luna come mezzo. In questo gioco di specularità e di allontanamento dal sole, la terra sperimenta se stessa e la sua polarità in ombra, e con essa tutti gli esseri che la vivono.
La sua polarità ombra è sostenuta dalla paura che si è generata dal buio che si è inserito con la caduta di coscienza. La paura rappresenta tutto quello che non si conosce. In queste paure esistono le nostre parti “ombra”, o programmi di sopravvivenza.
Tutto ciò che non conosciamo e non possiamo modificare con le conoscenze in nostro possesso, va rimesso nelle mani di Dio.
Il nostro compito è fare le verità dell’anima che sa, ciò che non sappiamo possiamo lasciarlo fare a Dio.
Questa verità lascia la rimessa a Dio, attraverso la luce, mentre la luna permette all’ombra di sperimentare la sua luce, ossia l’insegnamento nascosto.
Provo a riassumere: il sole è il maschile e il gallo canta quando nasce il sole, quindi il maschile si riconosce nel sole. La terra è il femminile, la gallina canta quando fa l’uovo, quindi quando genera e si riconosce nell’essere colei che crea. Questo è la chiara manifestazione dei ruoli che hanno il maschile e il femminile sulla terra e che insieme creano l’Uno.
Dio si esprime attraverso il femminile, salvando nel femminile se stesso attraverso lo sperma, attivando o inseminando la cellula, dalla quale nascerà un essere a immagine e somiglianza del sole, si chiamerà uomo o donna e il sole lo porterà dentro e lo dovrà solo attivare.
Volere è potere, ma il volere non è volontà, il volere è scelta e la scelta diviene potere.
Questa affermazione mette in armonia la chiave di manifestazione, ossia il sole è Dio e illumina il pianeta terra che è la Dea. Questa polarità è sia verità che luce, in quanto il sole è sia materia che energia, come lo è la terra.
Il concetto di separazione quindi è solo una l’illusione personale, un punto di osservazione che ci fa sperimentare solo una delle due parti.
Tornare all’Uno è essere tutte e due le polarità, conoscere le sfaccettature di entrambe, non temere nessuna di queste e poterle usare al bisogno con la capacità di gestire le emozioni.
Per questo il sole illumina sempre, mentre la luna aiuta il sole e lo riflette permettendo alla terra di riposare e riflette la luce per non lasciarla al buio.
Il Creatore ha scelto, ha voluto usare la volontà per manifestare se stesso sulla terra.
Il sole disattiva te per essere la sua ombra, disattivando te osserva la tua luce nascosta, ossia lui ti osserva mentre sta illuminando l’altra parte della terra, osservandoti, si rispecchia e ti permette di liberare lui nella parte nascosta.
Se la verità fosse questa, ossia la volontà del Sole è di salvare te, ciò che Sei nell’essenza, nascondendoti nella sua immagine, quale amore riusciresti a sentire?
Quindi il sole o maschile di turno è imprigionato più che mai, riflette sé stesso nella luna finché la luna non deciderà di illuminarsi.
Quando uno di noi riesce ad esprimersi in verità si sta muovendo sia in libertà che in volontà, fa una scelta e la scelta diviene la verità che vedrà manifesta.
Quando una persona libera la propria ombra, compie un’opera di manifestazione di Sé, liberando una parte della luna dall’immagine che porta, si toglie la maschera e inizia a portare la luce del sole per alleviare la propria notte dell’anima.
Se la notte di ognuno fosse in grado di guardare sé stessa, o se ognuno potesse prendersi cura di Sé e della propria ombra, la luna potrebbe illuminarsi.
Questo accadrà quando il femminile vivrà di luce propria e non userà la luce riflessa del maschile per manifestarsi o esistere. Mentre il maschile a sua volta sarà libero solo se libererà il femminile dal suo riflesso.
Questa è la partita a scacchi con noi stessi. Possediamo entrambe le polarità indipendentemente dal genere che è manifesto.
Fatevi questa domanda: perché la luna ubbidisce al sole?
Perché è l’ordine delle cose.
Da ciò si può dedurre che la luna è complementare al sole in quanto gli fa da specchio, ossia la tua ombra è complementare alla tua luce, perché è sia taciuta che portata alla luce manifestando l’opposto fisicamente, ossia creando il paradosso.
Il vero Potere è usare l’ombra per portare luce.
In questa meravigliosa storia ognuno ha il suo ruolo perché così è l’ordine delle cose.
Dio si esprime attraverso il femminile, salvando nel femminile se stesso attraverso lo sperma, attivando o inseminando la cellula, dalla quale nascerà un essere a immagine e somiglianza del sole, si chiamerà uomo o donna e il sole lo porterà dentro e lo dovrà solo attivare.
Volere è potere, ma il volere non è volontà, il volere è scelta e la scelta diviene potere.
Il compito del sole è: illuminare, riscaldare, permettere la sintesi clorofilliana per la possibilità di vita di tutti gli esseri viventi e la prosperità della terra stessa. Ha una essenza maschile e penetra la materia, salvando la sua manifestazione in tutte le cellule.
Il compito della terra è: partenogenesi, ossia usare l’energia del sole per essere fecondata e feconda, donando il nutrimento necessario a tutti gli esseri viventi. Ha una essenza femminile ed è accogliente, intuitiva e sensibile.
Il compito della luna è: onorare il suo impegno, essere immagine riflessa del sole, permettere all’ombra di emergere piano piano. A volte spaventa producendo altre ombre per coloro che si allontanano troppo dal sole.
Gli esseri che vivono qui sulla terra esprimono nel carattere le due polarità: o hanno una indole più lunare o più solare. Solo questa è da armonizzare creando l’eclissi all’interno di ognuno di noi, permettendo al nostro sole interiore di accendersi e di riuscire a brillare di luce propria, manifestando ciò che siamo al massimo del potenziale.
L’accensione del sole interiore in ogni cellula viene chiamato l’orgasmo cosmico: è il momento nel quale ogni cellula prende coscienza di Sé, si illumina, si risveglia prendendo coscienza di essere indipendente e interdipendente al tempo stesso dalla cellula uomo che la contiene.
Qui termina la ricerca dell’integrazione, illusione di una mente che si sente separata anche se sa di essere parte integrante dell’Uno.
La sola sensazione di separazione sta creando tutto il dolore del mondo.
Noi siamo già Uniti e possiamo sentirci uniti solo se lo scegliamo.