O’ Divina Legge
Soffia nelle mie nuvole offuscate il tuo discorso
E del Genere Umano, la Vita Raccontami…
Giacché l’arco teso della Legge plasma la freccia per ogni Cuore
Il corso della Via è lo strano Dardo che livella l’Oppressore
La Sabbia del tempo è ruggine desolata per i Re
La Bava velenosa è rovina per gli Iniqui
Il letamaio della Vergogna forma la Vita dell’Imbroglione
Lo Stile colorito di chi geme e si lamenta è fonte di Disperazione e Debolezza
Impotenza e Infermità, sono la Religione degli Oppressi
E il segreto del Signore? É con chi lo teme!
Cuore stranito dalla Bellezza, dalla rovinosa Desolazione trebbia ora le tue Piante spinose
Affinché l’Agnello sia glorificato, Respira il Soffio nella ciotola Sacrificale
Opponiti all’invenzione, desisti dal simulare, rifiuta la finzione
Poiché l’Hermetica Luce quando più indentro arretri, più si palesa
Il Mercurio d’Eccellenza, Prestigiatore e Mago di Follia, è lo Spirito del tuo Reticolo di Gioia
E la Vita scritta è il Germoglio della Tua piantagione, l’Opera delle Tue mani.
Di Coraggio osa, allorché tutta Intera la Luce mai più tramonterà, né l’Ombra si ritirerà
Il Sole non sarà più la Luce del Giorno, né la Luna il riflesso del suo Splendore
Allora il Tuo Dio interiore sarà la Tua stessa Gloria
E il Divino Signore sarà per Te una Luce Eterna