La fenomenologia dell’insight
Ricordo che, anche da molto piccola, passavo del tempo a ‘sentirmi da dentro’, a osservarmi attentamente, perché avevo questo profondo desiderio di cogliere quale fosse la differenza tra un pensiero, un’intuizione e un ‘qualcosa di più’ che ogni tanto mi accadeva e a cui non riuscivo a dare un nome. Questo ‘qualcosa di più’ era un’esperienza quasi fisica: ad un certo punto, mentre ero coinvolta in una delle mie attività quotidiane di allora, era come se si accendesse una lampadina, proprio sopra la mia testa. Questa luce, poi, si riverberava all’interno del mio cervello ma riusciva, in modo quasi magico, anche a distribuirsi all’interno di me. Il risultato era che io mi trovavo, all’improvviso, in uno stato di chiarezza – sia mentale che emotiva – di espansione, di grande creatività e di quasi beatitudine.
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