Una via senza nome
Fra il 2008 e il 2009 ho conosciuto e iniziato a praticare il metodo neuromotorio Feldenkrais e il Jeet Kune Do, l’arte marziale di Bruce Lee. Sono queste le due direttrici che hanno guidato, fino a oggi, il mio desiderio di scoperta delle pratiche di benessere, riconnessione con il sé profondo. Man mano che esploravo, mi imbattevo in indizi che sembravano parlarmi di una conoscenza antica e primigenia nei cui confronti, chi più chi meno, tutte le pratiche di risveglio contemporanee sembrano dover qualcosa in termini di principi e intuizioni. Nel 2017, per caso, mi imbatto in una parola: Tantra.
Capii la profondità di questa parola, intuendo che dietro di lei ci sono giganteschi oceani di saggezza millenaria, impossibili da etichettare. Compresi anche che la tradizione tantrica era alterata, se non proprio inquinata.